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LEONARDO
ed ha sopra i suoi eompratriotti il gran merito di saper l'italiano mi pare che convenga rassicurarlo.
Tutti i movimenti da cui vede minacciata l'Italia non sono, in fondo, molto seri. Son dovuti, soprattutto, a giovini e vecchi arrivisti che sono in pratica materialisti, scettici e giudei. Si tratta di pochi intellettuali che si divertono a far arrabbiare la generazione precedente senza aver pensato bene a quel che dicono. Anche noi siamo stati finora fra questi e ora smettiamo. Come vedete non aspetto i venti anni che Remy de Gourmont mi concede per ravvedermi.
Premesso questo dirò che mi spiace vedere un uomo che meriterebbe essere amico di Diderot ricorrere ancora all'antipatica attitudine di parigino sprezzatore dei provinciali ritardatari. A proposito dell'occultismo egli dice : « Pour nous, a vrai dire, c'est une vieil-lerie. Pour les Italiens c'est une nouveauté dans sa fleur. Ils sont e<\ retard de quinze on vingt ans voilà tout «. Ora sta il fatto che in Italia ci si occupa di occultismo già da qualche tempo e che in Francia se ne occupano anche oggi. E perchè Remy de Gourmont ricorre anche al solito chiodo fìsso dei filistei : l'influenza di Nietzsche? Da dieci anni non si può più-scriver niente in Europa, che sia un pò diverso dalla filosofia ufficiale senza che qualcuno non senta il bisogno di tirar fuori l'autore di Zarathustra.
Del resto, a proposito di Nietzsche, il Remy de Gourmont confonde l'antropocentrismo col Pragmatismo. Il Pràgmatismo non crede che 1' uomo sia il centro del mondo ma che' può diventarlo. La legge di costanza di Quinton, prolungata da Remy de Gourmont nel mondo intellettuale, non esclude i cambiamenti volontari dell'ambiente. Anzi, secondo il Quinton, i vertebrati si distinguono dagli altri animali per la loro reazione ai cambiamenti dell'ambiente e la legge di costanza non esclude le variazioni importanti ma solo le spiega col desiderio di mantenere alcuni elementi primordiali.
Ma Remy de Gourmont, invecchiando, ha paura di tutto : dello spiritismo, dell'occultismo, del cattolicismo, del buddhismo e perfino dei fantasmi del prof. Richet. Un uomo sano — come egli vorrebbe essere — non deve aver paura di nulla, altrimenti può far credere che i suoi nemici son più vivi di lui.
G. F