schermagli!:
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L' originalità di. « Prose ».
Il nostro amico Aldo de Rinaldis non vuol acconciarsi all' idea che la rivista Prose sia un' imitazione dèi Leonardo e per render ciò meno credibile s'industria in ogni numero di attaccar briga con me o di spillettarmi con delicatezza.
Basta eh' io pubblichi un articolo a Torino, a Roma, o a Firenze perchè il mio buon amico acchiappi la penna e si metta a correggermi, a inquisirmi, a sgridarmi, a farmi lezione non senza darmi qualche benevolo buffetto sul viso. Di questo zelo didattico io ringrazio di cuore Aldo de Rinaldis perchè so che mi vuol bene da molto tempo, ma non posso ahimè riconoscere che il fatto di prendersela col direttore del Leonardo provi l'originalità di Prose.
Che Prose siano imitate dal Leonardo non è soltanto opinione mia ma di quanti conoscono le due riviste — compreso, probabilmente, Aldo de Rinaldis; — e se mancassero quelle che direi le ' prove morali » ci sarebbero due prove quasi materiali : cioè i nomi degli scrittori e la scelta delle materie. La maggioranza di quelli che hanno scritto in Prose — cioè Vannicola, Amendola, Bo-drero, Cecchi, Papini, Prezzolini, Sera — hanno scritto anche nel Leonardo e non hanno mutato nè d'anima nè di stile passando da una rivista all' altra.
Quanto agli argomenti è giocoforza riconoscere che sono gli stessi : filosofia, questioni religiose, fantasie liriche, polemiche, frammenti di mistici. Prose doveva accuparsi specialmente di arte, ma fino a questo momento non mi pare che vi siano state trattate questioni estetiche più di frequente che nel Leonardo.
Del resto non bisogna credere che noi teniamo moltissimo a questa paternità e non comprendiamo come Aldo de Rinaldis mostri di prenderne tanta ombra. Noi abbiamo constatato un fatto e niente più. Contro i fatti non giovano le guerricciole di parole. Ci vogliono altri fatti e ci auguriamo sinceramente che Aldo de Rinaldis divenga sempre più differente da noi nella realtà di quel che ora non sia nelle intenzioni. G. F.
L'ultima ' gaffe „ di G. Lombroso.
Da pochi giorni nutro una simpatia vivissima per il dottore Bertillon, direttore dell' ufficio antropometrico presso la prefettura di polizia di Parigi : gli ho perfino perdonato il suo trattato di