Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

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a cura di Federico Adamoli

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   alleati e nemici
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   non riuscendo a sentirlo tutto, intravederne abbastanza per negare che la pseudorappresentazione che ne dà la scienza sia la sola possibile.
   In questo istinto di liberarsi dalle preoccupazioni deduttive e pratiche della mente ragionante sta il grande valere educativo delle opere di Bergson. Io non ho nessuna voglia di riassumere questo ultimo libro — per il quale è pur necessario ripetere sinceramente la solita frase che si tratta di uno di quei libri che non si possono riassumere — ma pure consiglio a tutti coloro che provano ancora una certa voluttà nel pensare le bellissime pagine sull' elmi vital, sull' idea di disordine, sull'istinto e sull'intelligenza, sul divenire, nelle quali un poeta -delicato e immaginoso si nasconde sotto la redingote del filosofo del College de France.
   E certo che pur applicando i metodi e sviluppando le ipotesi del Bergson restano sempre dei misteri. Perchè l'intelligenza, che pure fa parte di questo mondo sempre nuovo e sempre in moto, s'è formata in modo da non poter tener conto che delle ripetizioni e dell'immobilità? E perchè — mistero ancora più straordinario — questa intelligenza così in contrasto colla realtà è ancora il migliore strumento che noi abbiamo trovato per agire sulle cose ?
   Il Bergson cerca di spiegare questi prodigi ma poi Unisce col-l'essere lui stesso una prova vivente della necessità e della potenza dell' intelligenza discorsiva poiché egli giunge a delle ralhnatezze dialettiche a cui non sono abituati gli intellettualisti. Si dovrà dunque ripetere per l'intellettualismo il vecchio dilemma che Aristotele proponeva per la filosofia ?
   In ogni modo questo libro del Bergson è degno degli altri suoi e uno dei più belli usciti negli ultimi tempi. William James, subito dopo che l'ebbe letto, mi scrisse che gli sembra la più divina creazione filosofica dopo Platone. Io non sono abbastanza celebre per permettermi tanto entusiasmo ma sono abbastanza intelligente per preferire le complicate e ricche analisi di Bergson agli e-sercizi di nomenclatura del rompiscatole Socrate. G. Papini.
   ' Sulle tracce della vita „.
   L. G. Sera. — Sulle tracce della vita. Roma, B. Lux.
   Ogni scrittore che pubblichi in volume una raccolta di saggi, avverte immancabilmente i suoi « intelligenti lettori », in quel discorsetto propiziatorio chiamato a seconda dei casi Prefazione,