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leonardo
Queste sono l'orse verità relative inferiori, verità buone a noi che siamo tutti occupati del nostro attimo !
La Natura è troppo grande perchè non vi trovi posto, senza aver diritto a pretendere una nuova realtà estranea, la nostra società. Questa forse non sarà stata da lei imposta agli uomini che per render loro, quando sia superata, la libertà e la bellezza di tutte le creature viventi : la Natura così non avrà compressa o mutilata l'individualità primitiva, integra e completa, ma piccola e agente in sfera ristretta, che per preparare alla individualità umana una grandezza quasi illimitata e una potenza quasi divina » (311-312).
Ora, lasciando di discutere sul significato complessivo del libro, dovrei parlare delle varie idee particolari che esso contiene, ma esse sono tante e su argomenti così differenti che la sola esposizione delle principali fra esse trascenderebbe i limiti di una recensione.
Mi limiterò ad accennare: alle belle pagine, le migliori che io conosca, sulla psicologia dei tedeschi ; 1' originale teoria sui ritmi sociali ; i saggi sull' amore, sul pudore e la timidezza, sulla creazione geniale.
Tralascio anche di nominare quelle idee che mi sembrano più particolarmente discutibili, notando solo che secondo me le ragioni di certe concezioni meno salde sono specialmente il punto di vista troppo strettamente biologico e sociologico che prende l'A. e l'indeterminatezza e d'ambiguità del concetto di « vitalità » che ricorre spesso nelle pagine di questo libro e che amerei veder chiarito in qualche nuovo scritto del Sera.
Roberto Grego Assagioli.