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REGOLAMENTO
L'Esercito, del quale è comandante supremo S. M. il Ite, è istituito per difendere sino all'estremo l'onore e l'indipendenza della patria, facendo la guerra ovunque venga dal Sovrano ordinato, e per tutelare le istituzioni e le leggi nazionali.
L'azione di tutti i corpi che lo compongono, devo essere pronta e concorde, e perciò le attribuzioni e i doveri di ciascun membro della militare gerarchia vogliono essere definiti con regole certe ed inviolabili. Nell'osservanza di queste regole consiste la disciplina militare.
Essa è principale virtù dell'Esercito, e primo dovere del militare d'ogni grado.
La storia di tutti i tempi e di tutte le Nazioni prova che nella disciplina, assai più che nel numero, sta la forza degli eserciti.
La disciplina s'infonde in tempo di pace, e si mantiene salda in tempo di guerra, mercè la diligente e costante abitudine di osservarne i precetti.
PARTE I. DOVERI DISCIPLINARI
Capo i. '
DOVERI GENERALI D'OGNI MILITARE Giuramento.
1. Tutti i doveri del militare sono riassunti nel seguente giuramento, che deve essere prestato solennemente da chiunque entra nelle file del Regio Esercito.
N. B. — In generale, ogni qualvolta è detto reggimento, battaglione, compagnia, devono intendersi anche le corrispondenti unità rispettivamente comandate da un colonnello, da un tenente colonnello o maggiore, da un capitano.
I centri automobilistici sono considerati alla stregua dei reggimenti.