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giunto il massimo grado di forza. Perciò deve essere somma cura di tutti di educare e svolgere quanto più e possibile questo sentimento, per il quale le molle più potenti della umana operosità vengono utilizzate a vantaggio d'ogni singolo corpo, dell'Esercito e del Paese.
37. Ogni militare deve pertanto riguardare la riputazione e l'onore del corpo, cui appartiene, come fosse l'onore e la riputazione sua propria; e non soltanto si deve astenere da ogni atto o parola che possa recarvi offesa o dimostrarne poca premura, ma deve adoperarsi, quanto più può, per accrescerne il lustro.
38. Ove mai qualche militare manchi sciaguratamente all'onore, l'opinione dei suoi compagni deve essere sollecita a condannarlo ed a respingere la solidarietà del suo fallo.
39. Se un superiore viene a conoscere, od anclic soltanto a sospettare con qualche fondamento, che un suo inferiore abbia commesso qualche azione che offenda l'onore, deve riferirne al comandante del corpo.
Se un ufficiale od un sottufficiale ha commesso qualche azione che offenda l'onore, e questa viene a risapersi, od anche soltanto ad essere sospettata dai suoi eguali spetta a questi di fare le necessarie indagini per accertarsene ed acquistarne le prove; essi debbono quindi riferirne al comandante del corpo.
40. I militari di uno stesso corpo devono riguardarsi come membri di una sola famiglia, usare fra loro modi schietti e cortesi, apprezzare lealmente i meriti altrui, astenersi da ogni atto o parola clic possa generare dissapore o dar motivo a risentimento, e porgersi in ogni necessità scambievole assistenza e conforto.
41. L'inferiore si acquista la benevolenza del supe- . riore unicamente con quel serio contegno, che è proprio del vero merito, e col coscienzioso adempimento dei suoi doveri.
42. Il superiore ne lo ricambia con la bontà, con la sollecitudine paterna per il suo benessere materiale e morale, soccorrendo di consigli la minore sua esperienza, e vegliando affinchè siano usate tutte le precauzioni igieniche per la sua salute, conciliabili col servizio.
43. Il superiore ha speciale cura di spegnere prontamente ogni germe di discordia, che sia per na-