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Manuale di Regolamenti
(Regolamento di disciplina militare - Ginnastica militare - Addestramento tattico e tecnico)

pagine 725



Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   oltre al tempo ed al denaro, si mette a repentaglio anche l'onore.
   55. Assestato nelle spese, deve guardarsi dal vizio di contrarre debiti, abitudine funesta, indizio di vita disordinata, e fonte di deplorevoli conseguenze per la condotta e carriera successiva. L'esatta osservanza dei propri impegni deve essere per il militare una questione non soltanto di onore individuale, ma di onore e di interesse per il corpo cui appartiene, sul quale viene a riversarsi il discredito prodotto dai vizi di ogni suo componente.
   56. Gravissima mancanza disciplinare commetterebbe l'ufficiale od il sottufficiale che contraesse debiti coi propri inferiori, scalzando con ciò quei rispetto e quella autorità su cui è fondata la disciplina.
   È pure vietato ad ogni superiore di ricevere in deposito dai suoi subordinati denaro od oggetti di valore, per qualsiasi titolo.
   57. In tempo di pace è dovere del militare di coltivare la mente mediante lo studio e la lettura, e di sviluppare le forze fìsiche con opportuni esercizi.
   58. È suo dovere essenziale di conservare sempre . vigorose e pronte le facoltà del corpo e della mente, I mediante una costante abitudine di sobrietà e di •temperanza. Deve perciò astenersi da ogni eccesso, specialmente nell'uso del vino e delle bevande spiritose, fonte troppo spesso di disordini, di risse, di insubordinazioni, e causa di vecchiaia precoce ed inonorata; e deve osservare le prescrizioni igieniche regolamentari.
   59. È principalmente in guerra che debbono spiegarsi in tutto il loro vigore le virtù che distinguono il buon militare. Allora è dovere di ogni militare di sforzare non meno l'animo che il corpo a fare l'estremo di ogni suo potere nel sopportare, con invincibile costanza, lame, sete, intemperie e fatiche, non avendo altro pensiero che l'adempimento del suo dovere.
   60. Nel combattimento non recede mai dal suo posto, salvo gli venga espressamente ordinato; attento ai comandi, li eseguisce prontamente; anima coll'esempio i compagni, e, se graduato, gl'inferiori, mostrandosi primo ove il pericolo è maggiore; ai superiori fa scudo del proprio petto; ed affronta intrepidamente ogni pericolo di ferita o di morte,