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però adempierne gli obblighi con lo stesso zelo e con lo stesso impegno come se ne fosse titolare, e mantenerne inalterata l'autorità.
Norme di tratto con gli inferiori.
110. L'ufficiale od il sottufficiale danno del voi al caporale ed al soldato, e così pure il caporale al soldato.
In ogni altro caso il militare parla all'ufficiale o graduato in terza persona (1).
111. Allorché si chiama a nomo un ufficiale od un graduato, è sempre obbligo di premettervi l'indicazione del grado, senza titoli di nobiltà o di ordini cavallereschi.
112. In sorvizio, deve cessare ogni familiarità tra superiore ed inferiore. Nessun legame di parentela, o d'intimità, dispensa l'inferiore dall'osservanza del più rispettoso contegno, ed il superiore dal dovere di esigerlo e di corrispondervi.
Capo III.
DOVERI PROPRI DELL'INFERIORE Doveri generali.
113. Principale dovere dell'inferiore è quello dell'obbedienza pronta, rispettosa ed assoluta al superiore in tutte le cose di servizio, ed in tutto ciò che si appartiene all'autorità ad esso conferita dai regolamenti.
114. Ne consegue l'obbligo nell'inferiore di adoperare coscienziosamente tutte le proprie forze' di corpo e di mente, tutta la propria capacità e tutto
(1) Con circolare 16600 del 12 marzo 1938-XVI, il Ministero della Guerra — Gabinetto, ha stabilito :
1° Nelle relazioni individuali tra gli appartenenti al Ilegio esercito è abolito il 'Lei':
2° tra eguali (in questo caso i subalterni costituiscono una sola categoria) è obbligatorio l'uso del ' tu ' ;
3° tra ufficiali di grado diverso si usa il ' voi '. 4° gli ufficiali usano il » tu ' coi sottufficiali, graduati di truppa e soldati : questi rispondono col ' voi ' ;
5° tra sottufficiali, graduati di truppa e soldati, il superiore usa il ' tu ' con l'inferiore ; questi risponde col ' voi ' ; però tra sergenti maggiore e sergenti come pure tra graduati di truppa e soldati si usa reciprocamente il ' tu '.