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circostanze le musiche o le fanfare cesseranno di sonare.
159. Il saluto, da un riparto di truppa, viene eseguito nei modi seguenti:
160. Riparto a piè fermo (1). — Presenta le armi a 20 passi di distanza conservando la posizione d'onore fino a tanto che non venga ordinato diversamente, o finché le persone o le Bandiere cui gli
1 onori sono dovuti non abbiano oltrepassato il riparto di 10 passi, nei casi indicati nei capoversi a), b) e e) del n. 156.
Prende la posizione di attenti a 20 passi di distanza, conservandola con le norme sopra descritte, nei casi indicati nei capoversi quarto e quinto del n. 156.
La posizione d'onore è sempre presa successiva-, mente por battaglione, nelle unità superiori al bat-> taglione.
Un riparto ciclisti prende in ogni caso la posizione di attenti, ordinata dal rispettivo capo. Se gli uomini hanno il moschetto a tracolla, rettificano la posizione dell'arme.
161. Riparto in marcia. — Si arresta e si regola poi come a piè fermo, nei casi indicati nei capoversi a) e è) del n. 156). In tali casi un riparto ciclisti smonta' dalle macchine, fa fronte e prende la posizione di attenti al comando del capo.
Saluta con Vattenti a destr (o sinistr), ordinato successivamente per plotone nelle unità superiori al plotone, in tutti gli altri casi (capoversi c), d) ed e) ,del n. 156).
162. Riparto in marcia a passo di strada. — Noi j casi indicati nei capoversi a) a.,k.) del n. 156, la truppa
prende il passo uniforme e rettifica il porto d'armi
(1) Con circolare n. 412, Giornale Militare, 1933 fu prescritto:
Reparti schierati, che debbono rendere gli onori a S. M. il Re o al Capo del Governo, Duce del Fascismo, dopo assunta la. posizione di attenti e di presentat'arm, eseguiscono il saluto alla voce.
Detto saluto è reso dal comando: « Saluto al Re » o « Saluto al Duce », dato dall'ufficiale cui spetta di ordinare l'attenti o il presentat'arm. A detto comando i militari gridano insieme: « Viva il Re » se si rendono onori al S. M. il Re, « A noi • se si rendono onori al Capo del Governo, Duce del Fascismo, rimanendo nella posizione di presentat'arm se armati, o alzando insieme il braccio destro, nella posizione di saluto romano, e riabbassandolo subito dopo se disarmati. V. anche n. 43 delle «norme per il servizio di presidio».