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— che il gruppo mitragliatori al termine di ogni sbalzo si collochi in modo di avere la massima libertà di tiro, così da poter far fronte a qualsiasi reazione avversaria.
Attacco. — 18. Per la squadra l'attacco ha inizio quando essa giunge a distanza efficace di fuoco delle proprie armi. Apre però il fuoco soltanto quando vi sia costretta per avanzare o per agevolare il progredire di quelle viciniori. Di norma entra per primo in azione il fucile-mitragliatore, indi, se necessario, quando si giunge a minor distanza, si assomma al fuoco nell'arma automatica, quello dei fucilieri. Quando per una causa qualsiasi venisse a mancare l'azione del fucile-mitragliatore, la squadra continua ugualmente nell'avanzata sfruttando il fuoco dei fucili dei suoi componenti.
19. Occorre creare nella squadra il senso della disciplina del fuoco, basata su di una precisa indicazione e ripartizione di compiti e sulla obbedienza agli ordini ed alle prescrizioni relative alla esecuzione del fuoco.
E pertanto:
— il comandante di squadra deve* sempre indicare: obiettivo da battere - armi da impiegare -inizio e cessazione del fuoco;
— il capo gruppo mitraglieri deve precisare: alzo - specie del fuoco - sue sospensioni e riprese;
— entrambi i capi gruppo debbono poi controllare che il fuoco sia mirato e che la cadenza del tiro non sia eccessiva.
20. Iniziato il fuoco, ognuno deve attendere alle proprie mansioni senza preoccuparsi d'altro che di mirare esattamente e sparare con calma, così da ottenere la massima efficacia dal proprio tiro.
21. L'istruttore deve radicare nell'animo di tutti
che NON E TANTO IL TIRO CONTINUO, QUANTO LA TEMPESTIVA ED EFFICACE REPRESSIONE DI OGNI AZIONE E REAZIONE DEL NEMICO, CIIE SPEGNE IN ESSO LA VOLONTÀ. DI PERSISTERE NELLA LOTTA.
E pertanto:
— il fucile mitragliatore deve far fuoco a raffiche intervallate di pochi colpi contro i serventi delle armi nemiche (per neutralizzare le armi stesse) che più da vicino e più attivamente si oppongono al