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progredire della propria squadra o di quelle laterali; le sue sospensioni di fuoco debbono però essere vigili: arma cioè sempre pronta all'immediata ripresa, non appena l'avversario accenni nuovamente a reagire od a muovere:
—- il gbuppo fucilieri alla sua volta, in sostituzione e ad integrazione del fucile-mitragliatore, deve portare tutto il suo fuoco contro elementi visibili, o contro quei particolari del terreno che evidentemente mascherano il nemico.
i due gruppi devono insomma cooperare nella
loro azione di fuoco.
22. Il comandante della squadra deve poi far ben comprendere la grande ¦ influenza che, sull'efficacia del fuoco hanno: l'esatta individuazione degli obiettivi: la rapidità dell'apertura del fuoco e dei suoi spostamenti da un bersaglio ad un altro; la cura posta nel dare al fuoco carattere di sorpresa.
Di conseguenza, rappresentato convenientemente l'avversario, egli farà compiere ai suoi uomini sistematici esercizi: di ricerca ed individuazione di bersagli; di stima delle distanze; di preparazione delle armi per il tiro stando al coperto e di successivo loro immediato puntamento; di rapidi passaggi di tiro da bersaglio a bersaglio.
23. L'istruttore insegnerà ancora:
a) nei riguardi del fuoco, che: i colpi troppo lunghi sono sciupati; quelli troppo corti, pericolosi (sia per i rimbalzi sia per le scheggio che possono provocare);
b) nei riguardi dell'impiego delle singole armi: che il gruppo fucilieri, cooperando con l'arma automatica, deve evitare che questa, per difendersi, sia costretta a distogliere il proprio fuoco dall'obiettivo assegnatole; che il fuoco dei fuciliari e quello dol fucile-mitragliatore parte integrante della squadra e non arma di accompagnamento della stessa, serve di massima ad agevolare il progredire delle squadre laterali, mentre a sua volta il fuoco di queste faciliterà il movimento della squadra alla quale quelli appartengono; infine, che i componenti il gruppo mitragliatori prima, gli altri uomini della squadra poi, debbono tutti concorrere per assicurare