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la continuitą d'azione del fucile-mitragliatore, sostituendosi a mano a mano a coloro che vengono a mancare attorno ad esso.
24. Sotto il fuoco nemico la squadra avanza opportunamente articolata allo scopo di assicurare il suo costante progresso col minimo possibile di perdite. Coll'approssimarsi all'avversario i suoi sbalzi saranno forzatamente sempre pił brevi ed a gruppi di uomini sempre meno numerosi.
25. Il sentimento del dovere ed anche la convinzione che il serrarsi sempre pił sull'avversario diminuisce progressivamente la libertą di azione di questo ed abbrevia in definitiva la durata della crisi che precede la risoluzione della lotta, debbono spingere ogni fante a balzar dal proprio appostamento non appena il comandante di squadra od il suo capo gruppo gliene dą l'ordine. L'istruttore deve ad ogni modo avvertire che il rifiuto a procedere, o qualsiasi atto compiuto a scopo di impressionare i compagni e renderli esitanti, sarebbe da qualunque superiore presente, immediatamente
represso colle armi.
26. Quando la squadra e giunta a 40 o 50 passi dall'obiettivo, mentre il fucile-mitragliatore tiene ancora sotto il fuoco il nemico, i fucilieri effettuano un breve ma intenso lancio di bombe a mano. Dopo questa rapida preparazione, tutti, gruppo mitragliatori compreso, si lanciano alla lotta corpo a corpo. L'assalto ha inizio al comando e sull'esempio del comandante della squadra, il quale si lancia sul nemico al grido di « Savoia » ripetuto da tutti.
Scopo preciso dell'assalto: uccidere chi non si
arrende.
27. Raggiunto l'obiettivo la squadra l'oltrepassa, riordinandosi al di lą di esso; quindi, o prosegue o si rafforza .sul la posizione conquistata, a seconda degli ordini ricevuti, mantenendosi in entrambi i casi vigile e pronta a parare ogni reazione avversaria.
28. Quando la squadra prosegue oltre il primo obiettivo conquistato, l'istruttore insegna come essa debba procedere ben decisa a sfruttare il successo iniziale e senza eccessive preoccupazioni di collega-