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   percorrente un dato itinerario o fermo in una località designata, a sorvegliare un dato spazio di terreno, sulla fronte o sul fianco di una unità ferma od in marcia, a tener d'occhio un elemento nemico o sospetto, segnalando all'ufficiale esploratore ogni notizia ch'egli abbia ordinato di rilevare o che si ritenga importante, a rientrare, a servizio ultimato, nel posto prestabilito.
   240. Ha inizio a questo punto l'istruzione particolare sulla ricognizione del terreno e sull'esplorazione del nemico, svolta sotto la direzione del comandante del battaglione, che ne fìssa il programma e stabilisce se e con quale compagnia fucilieri debba svolgersi ogni esercitazione esterna delle pattuglie. Gli esercizi debbono essere scelti in modo da abituare le pattuglie a trarsi d'impaccio in ogni caso. L'addestramento si svolge esercitando il personale in episodi diversi di combattimento, cambiando ogni volta compito (esplorazione, ricognizione, sicurezza, collegamento) e composizione delle pattuglie, e adattando caso per caso alle mutevoli esigenze del compito stesso e dell'azione da svolgere da ciascuna pattuglia, le norme generali esposte qui di seguito.
   241. Norme per gli esploratori.—• Ciascun esploratore deve regolare la propria azione secondo i compiti'affidatigli e le condizioni di terreno, di luce, di maggiore o minor distanza dal nemico. Soprattutto ha cura di non rivelarsi al nemico e di tenersi collegato con l'esplorazione o gli esploratori indicatigli dal capo pattuglia, a vista o con gli altri mezzi ordinati volta per volta.
   Nei terreni fittamente coperti, il collegamento a vista non può essere continuo, e perciò egli sopperisce anche con l'udito. Sui margini delle radure, o lungo le linee fissate dal capo pattuglia, si arresta sino ad aver visto di nuovo i vicini od il capo pattuglia stesso. In terreni poco coperti procede da un riparo all'altro, o carponi; si arresta nei punti dai quali può meglio osservare il terreno, e che di regola deve aver prescelto in precedenza per dirigervisi con maggior decisione e sicurezza.
   Se durante lo sbalzo ha perduto di vista i compagni, riprende al più presto il collegamento prima di abbandonare il posto di osservazione.