VITA ED OPERE
XIII
perdute di vista e la fantasia si sbizzarrisce in continue inverosimiglianze e sfoggia intorno all'eroina tutta la pompa dei suoi vivaci colori.
La Sposa ili Messina (dramma di pura invenzione, nel (piale, in ima forma clic, almeno esteriormente, anche in grazia dei cori armoniosi e solenni, arieggia la greca, è s\\0lto un argomento niedioevale) merita una considerazione e un posto a parte, poiché il poeta, uscito aninii-i una seconda appassionata lettura, della semplice grandiosità del dramma greco, volle imitarlo ed a 1 loti uirsi così del tutto dal genere tino ad allora trattato, in (piesto dramma infatti, come--nelV Edipo Re di Sofo-tersonaggi'sono tutti dominati dalla incrollabile del destino e più si affannano a sottrarsi alla sua soggezione e più rimangono soggiogati. Essi fabbricano a sé stessi coi loro conati la sorte che il fato ha loro preparato e mostrano così «pianto meschino sia il potere dell'umana creatura di fronte alla immane forza occulta e cieca, che foggia a suo capriccio gli avvenimenti del mondo.
La fantasia del poeta raggiunge in quest'opera sin gblare altezze vertiginose e spiega tutta la prodigiosa dovizia dei suoi mezzi ed è perciò naturale che il suo esempio audace abbia avuto lungo seguito di imitatori, che il conte e poeta Augusto voli Platen parodiò argutamente nella sua l'orrlielta fatale {ì'erhii ngnisrolle (label, 1S2IÌ), ma che pur diedero, col dramma 1
Sebbene questi componi uenti. e sopra tutto i primi, abbiano, come si è visto, gravi difetti, non mancano tuttavia di pregi. Y'ò infatti da ammirare, in (piasi tutti, la larghezza della concezione, la sapiente distribuzione delle scene, la spigliatezza del dialogo, avvivato assai spesso da impeti di bella ed avvincente eloquenza : l'audacia ili molte situazioni: lo sfolgorìo abbagliante