Stai consultando: 'Maria Stuarda Tragedia in cinque atti', Federico Schiller

   

Pagina (43/191)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (43/191)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Maria Stuarda
Tragedia in cinque atti
Federico Schiller
Editore Remo Sandron, 1925, pagine 171

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   24
   MARTA STI- ARDA
   SCENA V.
   Maria. Anna. Mortimeiì entra, guardingo.
   Mortisi, (ad Anna) Vigilate la soglia. Alla regina Debbo in segreto favellar.
   Maria (con dignità ad Anna) Rimani !
   Moiitim. Non vi prenda, o regina, alcun timore :
   Imparate a conoscermi, (le consegna' una carta)
   Maria (legge attonita) Che leggo!
   Mortim. Obbedite, o signora, e fate in modo Che sorpresi non slam dal mio congiunto.
   Maria (ad Anna che indugia)
   Vanne, vanne, obbedisci! (Anna si scosta con segni di sorpresa)
   SCENA VI.
   Maria . Mortimer .
   Maria II mio buon zio,
   Cardinal di Lorena!21 (legge) «A Morti mero, « Che ti porge il mio foglio, interamente « Puoi confidarti ; perocché non hai «Un amico più certo in Inghilterra», (guarda attonita Mortimer) È sogno, o verità? Mentre io mi credo Dall'intero universo abbandonata, Ho sì presso un amico? e nel nipote
   21 Cardinal di Lorena: Carlo di Guisa, figlio di Claudio di Lorena, primo duca di Guisa e fratello di Francesco, duca di Guisa e di Maria di Lorena, madre di Maria. Nacque a Joinville nel 1525 e fu creato cardinale e arcivescovo di Reims nel 15)1. Ebbe un immenso potere, insieme col fratello, sotto i Yailois e fu sovraintendente alle Finanze con Francesco II, primo marito di Maria.