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Maria Stuarda
Tragedia in cinque atti
Federico Schiller
Editore Remo Sandron, 1925, pagine 171 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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maria si i arda
Maiua Ruberto
Lester.
Mortim. (attonito) Queiruoin, regina? il .sanguinoso Vostro persecutore? il favorito D' Elisabetta?... Da colui pensate...?
Maria. Senza, l'opra, del conte io son perduta. Stringetevi con esso; aperto e franco Favellar gli potete, e per fiducia Dategli questo foglio, (si trac dal xeno a n'incolta, Mortimer indugia a riceverla).
Fsso iacchiude L'effigie mia,. l'rendetela signore ! Da gran tempo io la, guardo, e in sen la, reco; Perchè l'attento vigilar del vostro Sospettoso congiunto ogni cammino Fino al conte m' ha chiuso.... Il mio benigno Angelo vi conduce...
.Mortim. A me chiarite
Questo onimma. regina...
.Maria A voi chiarirlo
Lester saprà. Fidatevi nel conte, Com'egli in voi si fiderà... Chi viene?
Anna (entra correndo)
l 11 uoni di corte, e Piiuleto il guida.
Mortim. fC Guglielmo Cecilie. Or vi munite Di costanza e di forza, e il fiero annunzio Ricevete tranquilla, (parte).
SCENA VII. 52 -Maria. Paulet. ('.kcii.ui.
Paulet Una certezza
Non bramaste, o signora? Una certezza Or Cecili© vi dà. La comportate L'assegnata.
32 Questa scena, meno qualche poco significante particolare, e conforme alla narrazione storica.
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