atto primo — scena vii. 39
830 Un popolo felice e generoso!
Ma non bastano i nomi a por silenzio A qualunque Sospetto? Avvi per capo Il pastor delle genti, il buon primate 55 Di Conturbia; avvi Tallio, il saggio Tallio, 835 Cui per grazia sovrana è conferito Il sigillo del regno; avvi un Ovardo, Che dell'aligio navile è capitano ; 56 Giudicate voi stessa. Oltre la scelta Di questi nobilissimi intelletti, 8« Arbitri in tutto della gran contesa, Qual altro avviso rimaner potea Alla mente regal ci' Elisabetta?
10 se pur, come dite, odio di parte Abbagliato n'avesse un qualcheduno,
8i;' Come darsi potea che in un consiglio Illegittimo, ingiusto- concorresse
11 voto di Quaranta?
Maria (dopo una pausa) Odo, compresa Di maraviglia, la virtù del labbro Che m' è sorgente di perpetui mali. — 850 Come potrà d'un abile oratore Misurarsi alla, forza, all'artificio l'uà donna, un'incolta? — Ove '1 consesso, Che voi pomposamente a me pingete. Tale io pur lo vedessi, ammutirei; 855 E se rea fossi detta, ogni speranza Deporrei rassegnata, in abbandono. Ma questi che vantate incliti nomi, Questi che denno con severa lance 57 Giudicar le mie colpe e fulminarle, 860 Quando diversi li ravviso io mai Nella vicenda delle storie inglesi ! Veggo l'altera nobiltà britanna,
55 primate: arcivescovo.
06 Questi nomi non figurano nell'elenco dei membri della Commissione dei Quaranta, che dà la storia.
57 Lance : bilancia.