ATTO TERZO — SCENA VIH.
Ili
Ei testimone della mia vittoria ; Ei la forza mi diede e le parole, Quand'io la trassi dalla sua grandezza.
SCENA VI.
I precedenti, Mortimer.
Anna Ah, signor, qua! evento!...
Mortisi. Ho tutto inteso.
(accenna alla nutrice di scostarsi, e s'avanza. ÌJn'ar-dentissima e violenta passione traspare da'suoi movimenti e dalle sue parole per tutto il dialogo con Maria) L'hai tratta nella polve! hai trionfato! Tu fosti la regina, essa la rea ! Quel tuo coraggio mi rapi. Sublime, Inclita mi risplendi in tal momento < '«me una vera deità ! M'atterro, Adorando, a' tuoi piedi....
Maria Or ben? con Lester
Non vi siete ristretto? Alle sue mani Non recaste il mio dono, il foglio mio?
Mortisi, (la contempla estaticoj
Come il regal magnanimo dispetto Irraggiava il tuo volto, ed aocrescea La meraviglia delle tue bellezze ! Tu sei la più leggiadra infra le donne !
Maria Toglietemi, vi prego, all'affannosa Impazienza ! Che vi disse il conte? l'osso io nulla sperar?
Mortisi. da quell'abbietto
Codardo? Ogni .speranza in lui tu perdi! Diprezzalo e l'obblia !
Maria Che favellate?
Mortisi. Frangerti le catene e possederti Colui? Provi, se sa ! da queste mani Ottenerti non può che calpestando