ATTO TERZO — SCENA VIH. Ili
E Drùri, i miei custodi? Essi vorranno Con tutto il sangue lor.... Mortim. Cadono primi
Dal mio ferro percossi. Maria II vostro zio?
Chi per tiglio vi tiene? Mortim. Io lo trafiggo !
10 ! di mia, mano.
Maria Orribile misfatto !
Mortim. È rimesso in futuro ogni misfatto. Cosa non è che consumar non possa; E consumarla io voglio ! Maria O scellerato,
Inaudito proposto ! Mortim. E s'io dovessi
Immergere il pugnai nella regina, Sull'ostia lo giurai ! Maria No, Mortimelo !
Tanto sangue io non voglio.... Mortim. E che mi sono
Le vite de' mortali al paragone Di te? dell'amor mio? Sciolgasi il nodo Che raffrena il creato, ed un secondo Diluvio inghiotta la natura umana, Nulla a me cale! Ai secoli risplenda
11 supremo de' giorni, anzi ch'io possa Rinunciarti un istante!
Maria (retrocede) Oh, qual favella !
Quali sguardi, gran Dio! Voi m'atterrite! Mortim. (cogli occhi erranti e coli'espressione del delirio ) .
1 n momento'è la, vita; 1111 sol momento 15 la, morte, e non più. Mi si traduca freso al Tihorno, 18 e con roventi force ili si laceri il corpo a brano a brano... (le si avvicina impetuoso e colle braccia aperte)
s Tiborno : Tyburn, sobborgo di Londra, dove si eseguivano 1(1 sentenze capitali.