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Maria Stuarda
Tragedia in cinque atti
Federico Schiller
Editore Remo Sandron, 1925, pagine 171

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   ATTO QUARTO
   SCENA I.
   In Westminster. — Anticamera.
   Kent. Leicester. Albaspina.
   Albasp. Chi dirmi sa della regina? Io reco Pallida ancora di terror la guancia : Come potè nel popolo fedele Tanto eccesso seguir?
   Leicest. Non è Britanno 1
   Chi lo commise; è suddito del vostro Monarca, o conte ! l'assassino è un Franco.
   Albasp. Un furente, altri 110.
   Kent. Dite un papista !
   »
   SCENA II.
   I precedenti. Cecilio in colloquio con Davison.
   Cecilio II mandato s'appresti, e, com'è d'uopo, Del sigillo s'imprima. Alla sovrana Sopponeteio poscia, acciò vi metta Il nome suo. Partite ! e non si perda Un momento.
   Davison M'affretto, (parte)
   Albasp. (mordendo incontro a Cecilio) Il mio sincero Animo esulta, o nobile signore, Nel giusto gaudio de' britanni petti. Lode al Signor, che dalla regia fronte Svolse il colpo mortai dell'omicida.
   Cecilio Lode eterna al Signor, che de' ribaldi Nostri nemici svergognò la frode.
   Albasp. Incenerisca il fulmine del cielo
   1 Non è Britanno: V, Atto III. n. 21.
   Schiller, _ Maria Stuarda.
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