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Maria Stuarda
Tragedia in cinque atti
Federico Schiller
Editore Remo Sandron, 1925, pagine 171

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   MARTA STI- ARDA
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   Siete voi? siete solo? Leicest. A che venite?
   Via di qua, sciagurato ! Mortim. I nostri passi
   Sono esplorati ! Siate cauto ! Leicest. Via !
   Via di qua, vi ripeto ! Mortim. È manifesto
   Che dal conte Albaspina una furtiva Adunanza si tenne... Leicest. A me non cale !
   Mortim. Che l'assassino era fra noi... Leicest. Ciò spetta
   A voi solo, o malvagio ! Ed osereste Ravvolgermi con voi? coi vostri infami Sanguinosi disegni? A discolparvi Preparatevi, iniquo; ! Mortim. Una parola!...
   Leicest. (in furore) Il fulmine vi colga!.., A che vi state Coinè spirto infernale a me d'intorno? Conoscervi io non voglio! Agli assassini Non mi stringe alcun patto! Mortim. Un motto solo!
   Io venni ad ammonirvi. I passi vostri Rivelati son pur ! Leicest. Gran Dio !
   Mortim. Cecilio
   145 Trasse, dopo l'evento, a Forteringa ; Indagò diligente ogni secreto Della regina, e vi trovò... Leicest. Seguite !...
   Mortim. Il principio d'un foglio a voi diretto... Leicest. Maledetta sventura ! Mortim. Ove Maria
   150 La data fede vi ricorda: in premio , S'offre novellamente al vostro braccio, Nè tace dell' effigie... Leicest. Ah, per l'inferno!...
   Mortim. E Cecilio ha lo scritto.
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