MARIA STI ARDA
Talbo II Dio
Glie quattro volte al tuo petto fu schermo, Che trasfuse vigor nelle tremanti Braccia d'un vecchio per domar la foga D'un furibondo regicida, è degno D'intera fede. — Non udrai la voce Della giustizia; intempestiva or fóra, E nel tumulto sonerebbe indarno. Abbi mente a ciò solo. Ora tu tremi Della viva Maria; non della viva, Tremar tu devi dell'uccisa! Eterna Di civili discordie agitatrice, Vindice spirto lascerà la tomba. Scorrerà la Bretagna, e tutti i cuori T'involerà. L'Inglese odia costei ; Ma, l'odia sol perchè hi terne. Estinta, Vendicheralla. Nell'augusta uccisa Più non vedrà la perfida nemica Della, Chiesa natia, ma, l'infelice Germoglio de' suoi re, ma l'innocente Vittima della rabbia e del geloso Terror d'una rivale. Un subitaneo Mutamento vedrai se del fraterno Sangue macchiata la città trascorri, Questa, plebe ch'esulta, e si riversa Con festevoli grida al tuo passaggio, Quanto cangiata ti parrà da quella ! Un popolo diverso, una diversa Anglia t'aspetta! Perocché la, santa Giustizia, che di tutti or ti fa donna, Più non sarà del tuo venir foriera. Precederatti lo spavento, il fiero De' tiranni compagno, e desolato Renderà di viventi il tuo cammino. L'ultimo eccesso dell'arbitrio umano Consumato, avrai tu ; se questa è tronca, Qual britanna cervice è più seenni?
Elisab. Ali, Talbo! oggi voi foste il salvatore Della, mia vita,! deviaste il ferro