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Maria Stuarda
Tragedia in cinque atti
Federico Schiller
Editore Remo Sandron, 1925, pagine 171

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   MARTA STI- ARDA
   T.'iO
   «o Con questo foglio orribile!... Ohe faccio?
   Tener lo debbo? consegnar?... (a Cecilio che si avanza) Giugnete
   Opportuno, o Cecilio ! A questo grado Venni scelto da voi ; me ne staccate Subitamente! L'accettai, l'assunsi 745 Troppo inesperto del mortai suo peso. Lasciatemi tornar nella mia prima, Contenta oscurità ! Mal mi conosco Nelle cure di Stato. Cecilio Oh vi calmate !
   Perchè tanto commosso?... E la condanna,? Foste chiamato alla rea! presenza? Day. Mi lasciò la reina in gran disdegno. Consigliatemi voi! voi mi togliete All'angoscia inferirai dell'incertezza ! Eccovi la sentenza... è qui soscritta. Cecilio (con ansietà)
   Quella? soscritta? Date qui... Dav. Non posso !
   Cecilio Che dite voi?
   Dav. La chiara ed assoluta
   Voglia sua non m'aperse... Cecilio Evvi il suo nome.
   Porgete !
   Dav. Il debbo... non lo debbo... Ahi lasso!
   Io non so che mi faccia, ! Cecilk > Im mantinente
   Debbe eseguirsi. L'indugiar vi perde ! Dav. Perderai l'affrettar... Cecilio Siete uno stolto !
   Fuor di senno voi siete! A me quel foglio... (gli strappa il foglio di mano e se ne parte correndo) Dav. (correndogli dietro)
   Ah no!... fermate!... mi traete a morte!
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