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turale. Niente di Matematica, nè di Storia e Geografia (Rosa, I, 254).
Come ognun sa, questo sistema filosofico, anche oggi tenuto in onore nei Seminari italiani, è derivato da S. Tommaso, e fa ogni scienza mancipia della Teologia; vai quanto dire, costringe la libertà del pensiero nei confini segnati dal Dogma. E della capacità letteraria dello studente erano visibili i quaderni con molte prose latine e italiane; poesie in terzine, a sonetti, in endecasillabi; e poi quartine, anacreontiche, favole e madrigali (Cognoni, I, XXXVI). Dopo quésto saggio finale di maturità negli studi, era possibile ottenere anche la dispensa di leggere i libri proibiti. Difatti, subito il padre si affrettò a chiederla pel figlio alla Curia, la quale, pe' buoni uffici del marchese Carlo Antici, la concesse nel 1813.
Ora 1' adolescente s'era persuaso che conosceva poco di latino per dare Opere di valore ; per cui decise d' approfondirsi in questa lingua, con tutto il fervore d'un appassionato. Poscia trovò nella propria preparazione una gran lacuna per la ignoranza del greco ; ed ecco, dal giugno 1813, darsi ad apprenderlo. Dopo soli cinque mesi, senz'alcun precettore, ne sapea tanto, che scrisse allo zio Antici a Roma una lettera in greco (Autobiogr., 278), la quale, fatta interpetrare dall'abate Finucci, gli meritò lodi esplicite ed incoraggiamento a proseguire. Nè il consiglio andò perduto; perchè Egli, potendo fruire, senza restrizioni, della Biblioteca paterna, vi si seppellì vivo a 15 anni, avido della sapienza antica.
3. — Ma quel micidiale suo trasporto, con un naturale, come il suo, infiammabile, melanconico, irrequieto, gli andava preparando le tante infermità della sua vita. Il suo gran danno fu, che, per riuscire a spegnere quel grandissimo, forse smoderato ed insolente