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Per la storia di un'anima
Biografia di Giacomo Leopardi
Ciro Annovi
S. Lapi Tipografo Editore Città di Castello, 1898, pagine 232

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   dicendo: Quella gibbosità se la causò Egli stesso con gli studi faticosissimi e immoderati, che fece per tan-t'anni, col maneggiare quei grossi volumi, che ancora sono là nella Biblioteca di casa, e con lo starvi incurvato sopra „ (Mestica, Nuova Antologia, fase. XXI, pag. 41).
   E su tale particolare della deformità di Lui, occorre osservare: Era ben difettoso alle spalle ed al petto; ma errerebbe chi credesse ch'egli avesse dinanzi una vera e propria incurvatura toracica sporgente. Di essa non ricordansi i Recanatesi che lo conobbero ; e non ne portano indizio nè la statua erettagli sulla piazza di Recanati, nè il ritratto premesso dal Ranieri all'edizione fiorentina delle Opere, nè l'altro fatto incidere dal Piergili nel volume delle Lettere scritte a Giacomo dai suoi parenti, nè perfino quello riportato, nel recente saggio Psico-Antropologico, dal Patrizi. Il quale, è noto, si studiò di mettere alla luce del sole e d'indicare al pubblico tutte quelle irregolarità fisiche e morali del suo soggetto, che fino allora erano sfuggite alla osservazione di tutti, e copiò il disegno preparato dal Lolli a Bologna nel 1826.
   Convien dunque dire che l'incurvamento anteriore fosse leggiero e poco sensibile. Il difetto posteriore non era poi la solita gibbosità, formata dal deviamento della colonna vertebrale, ma un' incurvatura dell'osso della spalla destra, però non cosi voluminosa, come altri potrebbe immaginare (Ridella, 176-77). Volle quindi a ragione Carlo dire, che fu prodotta al fratello dal tenere, da giovinetto, lungamente rilevato il braccio destro per maneggiare pesanti volumi, e dallo stare su di essi chino a leggere, scrivere e meditare.
   Dal numero grandissimo degli autori, che il Leopardi cita, e di cui aveva stabilito trattare in queste sue Opere, si può prendere un'idea delle vaste prò-