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Dimmi dunque ciò che ti bisogna. Paolina torna con un 6° Idillio : Le Rimembranze. ¦„ E poi la qualità del componimento, non so se più elegante o affettuoso, di per sè solo accusa la mano dell'Autore (Cugnoni, 23 decembre 1877).
Aveva pronto nel marzo anche il Trattato delle superstizioni degli antichi, convertito in appresso nel Saggio sopra gli errori popolari degli antichi, che il De Sinner giudicò; Admirandae lectionis et eruditionis opus (De Sinner, Excerpta ecc.. Prefazione). Era però trasandato e francesizzante; e la data 1815 è nel manoscritto fiorentino.
L'anno prima erano per Recanati passate le truppe austriache, ed i cittadini n'avean risentito un aumento di tasse. Il Nostro, immerso ancora negli studi filologici e storici, sotto l'impero dell'educazione domestica, non solo non si riscosse all'apparecchio delle gesta di G. Murat, mossosi alla impresa d'Italia sprovvedutamente; ma quando l'impresa fallì, la maledì coli'Orazione agi' Italiani, in occasione della liberazione del Piceno, nel maggio 1815. Questo Componimento è una filippica contro il Murat, più francese che italiana, non senza però un certo impeto ed una incisiva breviloquenza.
E non poteva avvenire altrimenti, se si considera che gli' studi e la società lo sospingeano su quella via. Inoltre, ogni lavoro meditativo fa astrarre dal sentimento patriottico, e lo ecclissa nell'animo più generoso; ed Egli s'era immerso fino ad ora nell'erudizione antica.
Seguì il Giulio Africano, lavoro fatto nello spazio di sei soli mesi, in età di 17 anni, subito dopo il Saggio, che fu Opera di due mesi (Piergili, Nuovi Docum., 37, nota).
Il titolo ora questo : Iulii Africani quae supersunt
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