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Per la storia di un'anima
Biografia di Giacomo Leopardi
Ciro Annovi
S. Lapi Tipografo Editore Città di Castello, 1898, pagine 232

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   della conversione, si volse a studiare sopratutto Dante e il Petrarca (Mestica, XXI, 36).
   L'opera su Mosco, che l'A. ripudiava, il Pellegrini giudicò scritta con una certa soavità che alletta ; e, comechè non sia ancora finissima la tessitura nè l'andare dei versi, pure, a quando a quando, t'incontri in vaghissimi tratti, e già vedi un ingegno, che pure seguitando dappresso l'originale e mirando e ritraendo le parole, volge la fantasia e il giudizio alle cose, come chi non è materiale copiatore, ma per sè studia la natura.
   Quanto al suo modo di pensare, questi lavori ci fanno testimonianza che l'A., rimasto tutto raccolto nel mondo antico, non si accorgeva del movimento delle idee che s'agitavano nel suo. Di rado aveva per un istante vòlto lo sguardo al mondo d'oggi, ma compreso da stupore nel ritrovarlo così diverso dall' antico, ne l'avea subito ritolto, per riposarlo là, dove le abitudini, gli affetti, la venerazione lo richiamavano.
   Benché già il Cancellieri, l'Akerblad ed altri gli avessero predetto un bello avvenire; benché i Direttori della Biblioteca italiana e dello Spettatore, fiutato appena in lui l'erudito filologo, gli domandassero articoli, questo limitato contatto con la società non gli aveva dato occasione di conoscerla.
   Riguardo alle condizioni della sua salute, viveva contento che gli permettessero di soddisfare l'ardente amore allo studio pel conseguimento della gloria.
   Nel 1815 era stato pubblicato: M. Cornelii Fron-tonis Opera inedita cum epistolis itern ineditis Antonini Pii, M. Aurelii, L. Veri et Appiani ecc. ecc. Invenit et commentario praevio notisque illustrava Angelus Maius Bibliotecae Ambrosianae a linguis orientalibux. Mediola.ni Regis Typis, MDCCCXV voi. II.
   Appena avutolo, il Nostro si sentì portato a tra-