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mazzare o incadaverire (III, 103); il Leopardi l'assicurava che si sentiva meglio ; nel tempo stesso non s'illudeva. Era la solita tregua, che tornava dopo una lunga assenza, e che era usa altre volte licenziarsi subito (I, 87).
Questa vita avea durato dall'agosto, con pochi intervalli, sei mesi (I, 90). E al martirio che provava per l'assenza della salute gli s'aggiungeva quello cui lo sottoponeva il pensiero (I, 87). Era tale, ch'Ei non se ne sapeva sottrarre in nessun modo. Sicché, mentre prometteva di curarsi, insisteva sempre più in questo, che la mediocrità gli faceva paura mortale ; perche voleva assolutamente alzarsi (I, 96).
Poi, non vedendo repliche, si sforzava a riscrivergli, per assicurarlo che lo ubbidiva (I, 92) nel consiglio di riposare. Malo scongiurava: Per carità, non lo avesse privato di sue lettere, che erano per lui i soli raggi di luce che gli diradavano le tenebre del carcere. La sola occupazione era dettare qualche lettera a lui ; del resto, stesse pur certo che non istudiava punto. La traduzione àe\VAlicarnasseo, che gli avea spedita, l'avea fatta in gennaio! Ora dunque, finché la tregua durava, gli avesse parlato (I, 90). Ma il Giordani non riceveva le lettere dell'amico, nè questi le sue, sicché vivevano in ansietà l'uno dell'altro. Una che ne giungesse a destino metteva una gran festa nel cuore del Nostro, che assaporava a centellini la dolcezza di questo amore fraterno.
2. — Essi, a mano a mano che si confidavano le gioie e i dolori, si comprendevano sempre più, e si immedesimavano l'uno dell'altro; perchè avevano circostanze somiglianti. E in vero : anche il Giordani aveva avuto complessione debolissima (III, 93): tutti e due esercitavano la pazienza con mamme, che erano le più sante incomode della terra: ambedue avevano una