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I primi bolognesi che scrissero versi italiani
Memorie storico-letterarie e saggi poetici
Salvatore Muzzi
Tipografia di Giulio Speirani e figli, 1863, pagine 51

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a cura di Federico Adamoli

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   Nè scorrendo l'intera genealogia di quel casato, altro Onesto si ritrova tranne solamente il detto fratello del celeberrimo Odofredo; talché in tutt'altra famiglia il poeta Onesto convien cercare.
   Glia è cosa assai più agevole lo stabilire pertanto chi egli non fosse, che il trovare chi veramente fosse. Contuttociò, poiché gli antichi rimatori bolognesi si veggono tutti usciti di riguardevoli parentadi; parrèbbe che il nostro poeta fosse Onesto di Bonacossa di Pietro degli Onesti, che appunto era in fiore verso lo scorcio del secolo XIII. e ch'era congiunto di affinità colla nobilissima famiglia de' Tebaldi. Infatti nelle copiose memorie di que' tempi, che si conservano negli Archivi di Bologna, niun altro Onesto si trova scritto salvo il fratello d'Odofredo ed il figliuolo di Bonacossa: e perciò (escluso il primo per le ragioni più sopra esposte) stimiamo di poter dire che l'amico di Cino da Pistoia, il poeta ricordato con onoranza dall'Alighieri e dal Petrarca, fosse Onesto degli Onesti e non Onesto degli Odofredi.
   - Bonacossa di Pietro di madonna Onesta, è ricordato co' suoi fratelli Pellegrino e Guglielmo, nelle antiche pergamene di quell'archivio che fu già in sant'Agnese, dalle quali si raccoglie' che dell'anno esso Bonacossa era morto, avendo lasciato
   due figliuoli pupilli, Pietro ed Onesto, sotto la tutela e direzione di Pellegrino, loro zio paterno. Adunque Onesto sarà nato poco prima della metà di quel secolo: il che risponde a pennello a quanto significava il Nannucci nel suo Manuale della letteratura del primo secolo della Lingua italiana, che cioè il bolognese Onesto fosse coetaneo ed amico di Fra Guidone aretino, e di tutti gli altri ch'ebbero grido tra gli anni 1250 e 1300.
   Oltre a un testamento ch'egli fece in età giovanile, essendo infermo l'anno 1270, si ha dagli archivi di Bologna ch'egli
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