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I primi bolognesi che scrissero versi italiani
Memorie storico-letterarie e saggi poetici
Salvatore Muzzi
Tipografia di Giulio Speirani e figli, 1863, pagine 51
ti.
Antica e nobilissima è la famiglia de' Bianchetti in Bologna, la quale in ogni secolo ha dato alla religione, al governo, alla milizia, alle più elette dottrine ragguardevoli uomini, ed ultimamente quell'onorando conte Cesare, che fu Presidente dell'Accademia di Belle Arti, che dovette esular dalla patria nei mal riusciti rivolgimenti del 1831, che poi vi fece ritorno in migliori tempi, e che teneva le redini del reggimento pub-blico quando Welden e i suoi armati tentavano un colpo di mano sopra Bologna, e quando questa con eroico sforzo li ributtò dalle alture della Montagnola e da tutte le porte che avevano occupato, cacciando lungi quella masnada teutonica l'otto d'agosto del 4 848.
Di tale stirpe ragguardevole fu pur Giovanna, illustre donna, chiamata dal Fontana nella Biblioteca Legale, celeberrima in utroque jure canonico et citili: asserzione ch'egli trasse dal Dolfi, autore della cronologia delle famiglie nobili bolognesi. E il Dolfi ed il Fontana aggiungono che Giovanna Bianchetti seppe inoltre alcune lingue antiche e moderne; senza dire del-
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