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I primi bolognesi che scrissero versi italiani
Memorie storico-letterarie e saggi poetici
Salvatore Muzzi
Tipografia di Giulio Speirani e figli, 1863, pagine 51

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   RANIERI SAMARITANI
   fiorai del Barbarossa, della Lega Lombarda e della Pace di Gostanza, Matteo di Rodolfo insieme con Rolando Gua* rini fu ambasciatore per la città di Bologna al Congresso della Pace suddetta, Tanno 1483. Esso Matteo ebbe un' unica figliuola di nome Samaritana, la quale passata a nozze con Ser Uguccioae da Montefiore, procreò un figlioletto di nome Matteo, ebe in memoria della madre assunse il cognome di Samaritani, e fu avolo di quel Ranieri, onde brevemente veniamo a dire.: • Questo Ranieri si segnalò sopra molti, tanto in istato laico quanto in condizione religiosa fra i Minori di s. Francesco f © fu lodalo così per merito letterario come per offici luminosi. Nacque egli di Lambertino. Samaritani; e nel 4267 era desta di Cento e della Pieve, siccome risulta da memoria nel pubblico archivio bolognese. E che reggesse con senno ed a* bililà quelle terre emule e finitime, Jo prova l'onore che gli toccò Tanno appresso d'esser chiamato al reggimento di Ravenna, città antichissima e ragguardevole tra le primarie dell'Emilia.
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