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I primi bolognesi che scrissero versi italiani
Memorie storico-letterarie e saggi poetici
Salvatore Muzzi
Tipografia di Giulio Speirani e figli, 1863, pagine 51

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   DELLA MODERNA VILTĄ DEL MONDO.
   0 Calo, o Scipione, o buon Traiano, 0 gran Giustiniano, Or si conosce il vostro alto valore Ch'č vostro eterno onore; Ma i miseri mortai del cieco mondo Non veggono che al fondo: Leggier diletto e vii voglia li mena, Di che conviene usar gravosa pena.
   DELLA NOBILTĄ.
   Non dą ricchezza antica nobiltade
   Nč sangue; ma virtł fa l'uom gentile, E trae di loco vile
   L'uomo, ch'alto si fa per sua bontade.
   DELLA CARITĄ DELLA PATRIA.
   Le cose basse e di poca potenza
   Amor le fa possenti, Amor le esalta.
   Quanto il barone ha dignitą pił alta,
   Senza verace amor pił basso scende,
   Perchč senza unitą
   Regno diviso mai non si difende:
   0 nobil Caritą,
   Sol di ragione amica,
   Virtule ed onestą sol ti nutrica.
   DELLE PARTI DE' GHIBELLINI E DE'GUELFI
   Non s'attien fede nč a Como» nč a Parte, Chč Guelfo 6 Ghibellino
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