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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
missione nei Wagons di terza classe, siamo comparsi innanzi alla Signora Principessa, e dopo averte domandato il suo passaporto, le abbiamo con quella maggiore cortesia , eh' era conciliabile con l'adempimento del nostro ministero, palesato l'incarico che ci si era affidalo, richiedendole di presentarci tutte le carte, che per ventura si trovavano presso ,di lei, o nei suoi effetti. Essa allora veduta la nostra qualità di Uffiziali di Sicurezza pubblica, non ha potuto a meno di presentarci il Sacco di notte, che portava seco, e sulla ripetuta nostra istanza di dover esaminare le altre carte, che conservasse nella persona, di offrire benanche non senza difficoltà un' altra lettera, che teneva in una tasca della sua veste — Prendendo a discorrere sollecitamente le varie lettere ci è tra le prime caduta sotto gli occhi quella che la Signora Principessa teneva sulla persona, la quale andava all' indirizzo dell' ex Re di Napoli Francesco Borbone sottoscritta da un tal Michele Roberti ed era ripiena di proteste di devozione e di esortazioni a non desistere dalla cominciata intrapresa, sul successo della quale s'invocava la celeste protezione — Bastando la sorpresa di questa sola lettera a non permettere che la Signora Principessa continuasse più oltre il suo viaggio, ed argomentandone che non fosse stata costei falsamente indiziata per segreta messaggiera di corrispondenza ostile al Governo, noi dopo aver debitamente raccolte insieme e sugellate a norma di legge le varie lettere contenute nel sacco di notte l'abbiamo invitata a voler tornare con noi a Napoli per dar spiegazione alla presenza del Questore del come si trovasse incaricata di portare a Roma le varie lettere che le si erano sorprese — Così adempiuto al nostro uffizio , abbiamo dalle cennate operazioni compilato il presente rapporto, che ci facciamo a rassegnare alla S. V. una col reperto delle lettere anzidette dichiarandole che essa Signora Principessa trovata in flagrante detenzione di carte somiglianti è già in Questura in quella Camera ove era una volta il segretariato Generale, per gli ulteriori provvedimenti che sono di giustizia. |