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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
sioni reazionarie, e però vuol essere egualmente qui trascritta per far fede della estensione della cospirazione contro il Governo di cui son prove indubitabili i precedenti documenti. « Mio stimatissimo « amico. Non saprei abbastanza esprimervi con quanta e quale gioja « ricevei jeri le vostre due grate l'una del 16 e l'altra del 20 corei rente, e con esse due del mio adorato Tolo. Lascio a voi quindi « imaginare il mio contento nel ricevere sue notizie dietro lungo « pezzo che ne sono stato privo, e per tutti i minuti dettagli che « in esse mi dà. Vi assicuro mio buono amico che mi son fatto « un pensiero il più lérribile che mai, mentre l'incertezza della sua u posizione ed il timore che fosse partito per America mi toglieva « assolutamente la vita. Ringrazio dunque la Vergine SS. Addolorata « che mi à risparmialo quest'altro dolore ed accordato invece la « grazia di avermelo situato. Spero che lo stesso possa riuscire « ad ottenere qualche cosa per il caro Errico, sebbene mi auguro « che non giunga a tanto, mentre le cose sembrano prossime ad una « soluzione. Sì o mio ottimo D. Gaetanino, io ho fidanza che poche « saranno ancora le nostre pene, e fra un tempo non lontano avere « l'immenso piacere rivedere anche voi pienamente contento. Ecco « il mio augurio pel S. Natale e prossimo novello anno. Questa gior-« nata per me è stata felice per le notizie avute e quella d'ora del « pari per le lettere dell'accennato Toto.
6. Oltre ai documenti finora esaminati, un' altra serie di lettere diverse componeva il resto della corrispondenza affidata alla stessa Principessa Barberini, le quali non versandosi apertamente e di proposito sopra concerti sediziosi, ma accennando soltanto in varie parti a propensioni somiglianti abbiam creduto di non doverle qui enarrare per filo- e per segno come le altre precedenti, ma di dinotare semplicemente i rispettivi indirizzi, salvo alle competenti autorità giudiziarie di assodare col prosieguo dell' istruzione quali dei sottoscrittori di quest' altre lettere potessero essere a parte della cospirazione medesima, di cui fanno argomento irrefragabile le altre lettere precedenti. Tali indirizzi sono D. Pietro Quantel Maggiore di Artiglieria - Monsignor Brancaleone Castellani - Signor Marchese D. Francesco de Paola de Mari - D. Francesco de Rossi - Alla Principessa «l'Arsoli nata Contessa Lucchesi - Signor Francesco La Deda -Cavalier D, Filippo Battiraelli - D. Francesca Polidori - Signor Principe d'Acaja Montemileto - Signora Principessa di Altomonte - Signor Pietro Spilman - Signor Duca Giovanni Positano - Michele Caracciolo Duca di Brienza. •
Conosciuta cosi la rassegna delle varie carte noi rivolgendo la parola alla Signora Principessa l'abbiamo invitata a manifestarci da