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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
Risponde che essendo trapassala in Napoli la sua Avola, cioè la madre della sua genitrice Marchesa di Pescof>agano, e d'ai Ira banda avendo da mettere in assetto varie quistioni d'interesse riguardanti la proprietà della famiglia Pescopagano a cui appartiene essa, e per vedere sua madre che sapeva essere rimasta compresa da profonda afflizione per la sventura sofferta, e per trovar modo da avere un procuratore di piena confidenza a cui avrebbe potuto tranquillamente affidare l'amministrazione dei suoi beni, erasi determinata a venire in Napoli. Ed il procuratore che le si era proposto, e col quale già avea trattato dei propri interessi fu appunto l'ex Consultore Roberti. Quanto poi al numero delle visite ricevute dal Quattromani, Ella è in grado di precisare che costui è stato a visitarla quatlro o cinque volte nell'Albergo in cui trovavasi a dimorare e che essa dichiarante per contrario non è stala in casa del Quattromani che una sola volta, il giorno del Capo d'Anno.
Dimandala di vantaggio se abbia alcuna relazione con le persone di famiglia del Quattromani, e se anche con queste vi sia stato alcun ricambio di visite.
Ha soggiunto. Che il Quattromani, ha in casa la propria moglie ed una signora a nome Sofia de Medici che le conosce entrambe, ma per semplice riverbero delle antiche attinenze di amicizia che la stringono col Quattromani, sicché le à vedute, ed à favellato con esse quando ebbe a recarsi in casa loro in occasione del Capo d'Anno, ma non ha ricevuto dalle medesime visita veruna. Ed il Quattro-mani è stalo sempre solo a trovarla nell'Albergo.
. Richiesta in fine se conosce i Signori Giuseppe Caprile, Maria Cerpaci, Giovanni Positano, Eugenio Salali, Ferdinando Vargas, Mariano Parman, ed il Duca di Monteleone, tutti qui'domiciliati, e tutti soscriltori delle diverse lettere presso di lei rinvenute; e d'altra banda se intercedevano pure relazioni di dimestichezza tra essa dichiarante ed i Signori Pietro Quandel, Marchese D. Francesco di Paolo de Mari, D. Francesco de Rossi, D. Francesco La Deda, D. Filippo Ballimelli, D. Francesca Polidori, Signora Principessa d'Acaja Montemiletto; Monsignor Brancaleone Castellani, D. Michele Caracciolo Duca di Brienza, nonché la Signora Contessa Milano d'Ardore tutti domiciliati a Roma, ed all'indirizzo dei quali veggonsi scritte le varie lettere innanzi esaminate.
Ha risposto: Che degl'individui che le sono stati accennati come dimoranti a Napoli conosce soltanto il Signor Ferdinando Vargas ed il Duca di Monteleone e che degli altri di Roma a cui le lettere dovevano ricapitarsi sono in attinenza di amicizia con lei i soli Principe di Montemiletto, Contessa Teresa Milano d'Ardore e D. Fran-
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