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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano


1864, pagine 319

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a cura di Federico Adamoli

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   Risponde che essendo trapassala in Napoli la sua Avola, cioè la madre della sua genitrice Marchesa di Pescof>agano, e d'ai Ira banda avendo da mettere in assetto varie quistioni d'interesse riguardanti la proprietà della famiglia Pescopagano a cui appartiene essa, e per vedere sua madre che sapeva essere rimasta compresa da profonda afflizione per la sventura sofferta, e per trovar modo da avere un procuratore di piena confidenza a cui avrebbe potuto tranquillamente affidare l'amministrazione dei suoi beni, erasi determinata a venire in Napoli. Ed il procuratore che le si era proposto, e col quale già avea trattato dei propri interessi fu appunto l'ex Consultore Roberti. Quanto poi al numero delle visite ricevute dal Quattromani, Ella è in grado di precisare che costui è stato a visitarla quatlro o cinque volte nell'Albergo in cui trovavasi a dimorare e che essa dichiarante per contrario non è stala in casa del Quattromani che una sola volta, il giorno del Capo d'Anno.
   Dimandala di vantaggio se abbia alcuna relazione con le persone di famiglia del Quattromani, e se anche con queste vi sia stato alcun ricambio di visite.
   Ha soggiunto. Che il Quattromani, ha in casa la propria moglie ed una signora a nome Sofia de Medici che le conosce entrambe, ma per semplice riverbero delle antiche attinenze di amicizia che la stringono col Quattromani, sicché le à vedute, ed à favellato con esse quando ebbe a recarsi in casa loro in occasione del Capo d'Anno, ma non ha ricevuto dalle medesime visita veruna. Ed il Quattro-mani è stalo sempre solo a trovarla nell'Albergo.
   . Richiesta in fine se conosce i Signori Giuseppe Caprile, Maria Cerpaci, Giovanni Positano, Eugenio Salali, Ferdinando Vargas, Mariano Parman, ed il Duca di Monteleone, tutti qui'domiciliati, e tutti soscriltori delle diverse lettere presso di lei rinvenute; e d'altra banda se intercedevano pure relazioni di dimestichezza tra essa dichiarante ed i Signori Pietro Quandel, Marchese D. Francesco di Paolo de Mari, D. Francesco de Rossi, D. Francesco La Deda, D. Filippo Ballimelli, D. Francesca Polidori, Signora Principessa d'Acaja Montemiletto; Monsignor Brancaleone Castellani, D. Michele Caracciolo Duca di Brienza, nonché la Signora Contessa Milano d'Ardore tutti domiciliati a Roma, ed all'indirizzo dei quali veggonsi scritte le varie lettere innanzi esaminate.
   Ha risposto: Che degl'individui che le sono stati accennati come dimoranti a Napoli conosce soltanto il Signor Ferdinando Vargas ed il Duca di Monteleone e che degli altri di Roma a cui le lettere dovevano ricapitarsi sono in attinenza di amicizia con lei i soli Principe di Montemiletto, Contessa Teresa Milano d'Ardore e D. Fran-
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