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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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D. E quale è il nome di qaesto de Charden ed in qual do-micilio potrebbe rinvenirsi ? ^
R. Lo s'ignora.
D. Ma se quest' uomo erasi a voi presentato per impetrare il concorso delle vostre relazioni sociali nella sua professióne di maestro di lingue, dovè naturalmente quel mattino medesimo che voi gli prometteste di esser pronto a cooperarvi a suo favore lasciarvi l'indirizzo della sua abitazione. Dove l'avreste voi altrimenti rinvenuto, se vi si fosse posta l'occasione di procurargli delle lezioni?
R. lo dimandai a quel Signore di volermi additare il suo domicilio, ma non mei disse, e mi rispose invece che sarebbe ritornato a casa mia.
D. E qual' era l'indirizzo delle lettere consegnatevi dall' ignoto Francese? Certo che non pel possibile pericolo di una criminosa corrispondenza per curiosità almeno, dovete assicurarvi de' nomi delle persone di Roma, a cui le lettere dovevano essere ricapitate.
R. Quel Francese di cui ebbi a fare conoscenza nel modo anzidetto, mi disse nel porgermi le lettere che andavano entrambe a un suo fratello a Roma, ed essendo io privo del dono della vista, non potei volgervi gli sguardi per verificarne gì' indirizzi. Nè mi venne poi in pensiero di farli osservare dal mio Segretario, quando mi ebbe più tardi a raccogliere insieme quelle lettere medesime una con le altre che spedivansi a Roma.
D. Essendosi a quelle prime visite soffermate le vostre relazioni, come poteste voi indurvi a ricevere senza peritanza di sorla, due lettere per Roma che vi dava quest'uomo, il quale non avea potuto certamente procacciarsi da voi confidenza veruna ? E come ebbe egli a sapere che voi eravate in istrelta dimestichezza colla Signora Sciarra, e che costei doveva partire per Roma ?
R. Sono si antiche, e di tanta intimità le mie relazioni di amicizia con la Signora Sciarra Barberini, che bene aveva potuto averne notìzia quel maestro di lingue, e quindi determinarsi ad affidarmi per lei le lettere che aveva da spedire a Roma.
Quanto poi all'avermi ricevute dette lettere per Roma senza peritanza, io non ne ebbi alcuna, e perchè egli mi assicurò di essere le lettere dirette a suo fratello, e perchè non mi pereva tale uomo che potesse essere impigliato in pulitiche faccende.
D. Eppure da' soli fatti che sonosi finora assodati dall'autorità di sicurezza Pubblica vi ha a ritenere che il nome dell'individuo che arrecate in mezzo per iscagionarvi della responsabilità penale della cospirazione di cui son prova irrefragabile le lettere rinvenute che quel nome sia da voi imaginato, che in casa vostra siasi data
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