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Processo fatto subire in Napoli nell'anno 1863 alla Principessa Carolina Barberini Colonna di Sciarra nata Marchesa di Pescopagano
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Malvica Roma in data Catania 17 Decembre 1862, sottoscritta Eugenio Salali. Vi è unita una nota in foglio a parte, cominciarne colle parole « Agata Bolla ottenne » e terminante colle altre ed il giorno di tutti i Santi. n.
17. Lettera indirizzata alla Signora Principessa di Montero-duno - in un angolo vi sono le iniziali A. V. E. 21 Decembre 1862, sottoscrilla affezionatissima Lucrezia.
18. Lettera con sopraccarta indirizzata A Sua Eccellenza il Signor Principe di Majo e Monlemiletto Roma, solloscrilto Ferdinando Vargas, in data Napoli 2 del 1863.
19. Lettera senza direzione in data del 15 Decembre prinéijri&nfb Caro Ciccillo sottoscritta Teresa.
20. Lettera con relativa sopraccarta diretta al mio amatissimo Errico in data Napoli 23 Decembre 1862, ed in lesta vi si vede segnato il numero 7, termina colle parole: « Ecco affeziona ti ssima madre, che t'amo e t'adoro perdutamente. »
21. Lettera con sopraccarta indirizzata A Sua Eccellenza la Contessa Teresa Milano d'Ardore Via Babuino Num. 72, Roma.
22. Lettera diretta in Napoli alla Signora Principessa Sciarra Barberini sottoscritta M. Petroni in data 8, 1863.
La Signora Principessa osserva che l'involtino di cui si parla in questa lettera conteneva dei lunari.
Infine si è trovato un passaporto rilascialo alla Signora Principessa da Roma li 27 Decembre 1862.
La Signora Principessa in cui presenza si sono verificate le avanti descritte carte dichiara che tulle furono rinvenute o meglio da essa slessa consegnate agli agenti della Pubblica Sicurezza ad Isoletta che non sa dare spiegazione nè può rispondere del contenuto in queste lettere pel motivo che le persone da cui essa le à avuto a lei hanno dichiarato essere lettere private e di augurio.
Quindi anche tulle queste carte ad ognuna delle quali si appose il numero d'ordine colle firme dell'ufficio, si sono nuovamente riposte entro il foglio di carta in cui stavano precedentemente formandone un pacco chiuso che venne sigillato con cera tacca rossa, e quattro bolli d' uffizio avendo 1' uffizio stesso apposte le proprie firme sotto la epigrafe relativa che già vi slava scritta.
Interrogata se il Signor Qualtromani nel consegnarle il pacco diretto al Duca Caracciolo di Brienza manifestasse di aver ricevuto alcune delle lettere contenute nello stesso pacco da un francese a nome De Charden.
Rispose. Non ttii à mai parlato di questo francese, nè delle di lui leltere contenute nel pacco al Duca di Brienza.