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Considerando che le fasi percorse dalla presente causa, e lo sviluppo ricevutone da più ampie e nuove istruzioni ordinate da questa Sezione di accusa al seguito della opposizione avanzata dal Pubblico Ministero avverso l'ordinanza della Camera di Consiglio del Tribunale correzionale di questa città in data 19 Novembre 1869, fanno sentire il bisogno di riassumere tutto intiero l'esame dell' affare sia di fronte ad alcuni fra i primitivi imputati ritenuti in causa ed investiti dalla suddetta opposizione, sia rimpetto ad altri, che sebbene dimessi dall'accusa, sonosi richiamati al giudizio per sopravvenute nuove prove a loro carico, sia finalmente a riguardo di altro individuo che non aveva fin qui fatto parte del procedimento.
Considerando che fra i primitivi imputati ritenuti in causa, figurano Sgarallino Jacopo detto Papino, Dodoli Corrado detto Piva, Fraschi Luigi detto Ciacchi, e Pagliaj Baldassarre. Fra quelli richiamati al giudizio Antonacci Fortunato detto Bassa, e Ciucci Giuseppe detto il Roma-nino, e come nuovo coimputato Fantozzi Giovanni.
Considerando che dallo svolgimento dei fatti di questa complicata procedura apparirà non tanto evidente la reità degli imputati nei reati in parola, quanto manifesto il pericolo che l'ordine pubblico e la quiete della città, han sempre corso per opera di costoro, e di altri finquì sfuggiti al rigore della Legge.
Considerando che se l'autorità giudiziaria non ha potuto soddisfare al doveroso compito di render quella pronta giustizia che in casi diversi non è mai mancata, non ad altro deve attribuirsi che ad ostacoli di ogni maniera frapposti da una associazione di malfattori, della quale sarà in seguito parlato, interessata a sopprimere le tracce di questi, come di altri gravissimi reati, da cui è stata funestata più volte
la città di Livorno.
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Considerando in proposito, essere opportuno che fin d'ora si sappia;
Come questa Corte valendosi delle facoltà concessegli dalla Legge, dovesse per motivi di sicurezza pubblica ordi-
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