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più' Tolte minacciati nella vita per modo da dover cambiare la loro dimora.
Come in pendenza dell' istruzione sia ricorso anche il bisognò per ragioni di sicurezza, e per motivi disciplinari, di traslocare una parte dei detenuti in altre carceri del circondario della Corte.
E come finalmente neppure l'autorità investigatrice sia andata immune da ripetute minacce di morte preordinate a tentare, sebbene inutilmente, che anche da questo lato non fosse libero éd indipendente il corso della giustizia.
Considerando' che se questi fatti non sono nuovi liella storia dei. penali giudi zj, non trovano però riscontro o sono ben rari a verificarsi sotto il regime di libertà, ove maggiori èssendo le guarentigie accordate al cittadino, tanto maggiori sono e debbono essere i doveri di lui verso la Società, e verso i poteri dello Stato.
: Considerando, ciò premesso, che dagli atti istruttorj resulta quanto appresso; 1
1 Nel 19 Maggio 1869 giungeva in Firenze proveniente da Homa, il Generale Austriaco Conte Francesco Folliot De Crénnewille. Quel desso che sotto l'ultima occupazione Au« striaca resse il governo della Città e porto di Livorno. ' ' Amico da lunga data elei Cav. Comm. Niccolò Inghirami Console Austriaco in detta Città, gli scrisse tosto, che dovendo reearsi a Ueuova, sarebftesi condotto e trattenuto qualche giorno in Livorno.
Per altro, non resulta se fosse intendimento del Generale di recarsi a Genova direttamente per la via di mare dai Livorno, o non piuttosto per la via della Spezia, o per quella dell' alta Italia.
Comunque, il Console Inghirami volendo prevenire i desideri del Generale', nella mattina del 21 Maggio si portò a trovarlo in Firenze per mostrargli il suo gradimento di rivederlo in Livorno, ove infatti vi giunse la sei*a dèi successivo 22.
All'indomani (23) fecero entrambi una corsa a Pisa ritornando a Livorno nel giorno stesso'— E nellà mattina
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