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Processo per l'omicidio premeditato sulla persona del console generale Inghirami


Tipografia dei FF. Nistri, 1870, pagine 74

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   trovargli un servizio per le bagnature; che infatti vi andò, ma che a quell'ora tutti i servizi erano fissati, ed in questo senso rese la risposta al Ciucci in Pisa, quando fu a trovarlo, nel 20 o 22 Maggio.
   Ora come va che il Ciucci sostiene aver trovato servizio in Viareggio per mezzo del Valenti verso la fine di Maggio, quando il Rebissi nello stesso periodo di tempo và a Viareggio, e non trova da impiegare l'amico Ciucci?
   Il motivo è evidente: Gli imputati temendo a ragione che la loro interessenza in Pisa in quei giorni potesse tradirli, han tentato di impugnarla o di giustificarla sotto diversi pretesti.
   Al seguito di che può ritenersi, che se sulle prime fu pensato a consumare in Pisa i reati in parola, fu di poi deliberata la loro consumazione in Livorno nell'ora e nel luogo superiormente indicato.
   §. VII.
   Delle circostanze che precedettero l'esecuzione
   dei misfatti
   Nel dì 23 e nelle prime ore pomeridiane del successivo 24 Maggio tutti gli agenti della Società rientrano in Livorno perchè tutti sapevano per le cose asserto dai testimone Roberto Canessa, e per le dicerie sparse per la Città dallo Schiaffini e dal Bernardini, che il Generale doveva partire per la via di mare nella sera del suddetto giorno 24 Maggio accompagnato dal Console Inghirami fino a bordo del Vapore
   Vi rientra, come si disse, il Dodoli nel 24, e vi rientr a il Ciucci nella sera del 23, per quanto costui sulle prime tentasse di tergiversare sul giorno del suo ritorno in Livorno ; e vi rientrano molti altri interessati in quella Società.
   Il Fraschi, checché ne dica in contrario, è veduto sulle ore 5 pomeridiane dal testimone Domenico Monconi aggirarsi in modo sospetto allo Scalo dei quattro Mori nel punto
   
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