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verità può rinvenirsi ovunque, e dovunque sia dato di raggiungerla, e si sappia valutare ed' apprezzare a dovere. E tanto basta allo scopo dell'umana giustizia.
Ciò premesso; —* le donne di cui si intende parlare sono la Elettra Bicchierini, e l'Amabilia Di Prete. Ed avanti tutto è necessario dire chi è la Bicchierini e quali sono i suoi rapporti con alcuno degli imputati.
L'Elettra Bicchierini è stata un tempo l'amasia del Dodoli, e poi del Fraschi, fino agli ultimi periodi, ed anche in pendenza di questo procedimento. Tanto vero che nel Settembre del decorso anno 1869 ella potè avere un colloquio col Fraschi nelle carceri di questa Città, colloquio che se non ebbe ppr lei lieto successo, lo si deve ad un momento di male umore in cui trovavasi quel detenuto, se può credersi al guardiano assistente a quel colloquio.
D'altronde essa non ha mai impugnato questi amori, come ha concordato molti altri fatti, e cioè:
Che nel 1868 prima di passare alla condizione di prostituta era mantenuta dal Fraschi nella casa di certa Eleonora Preis.
Che in quella casa andavano spesso a visitarla Sgarallino ed il Dodoli.
Che il Fraschi essendosi dovuto assentare una tal volta da Livorno per andare in Bastìa, la lasciò in consegna al Dodoli ed a Sgarallino eòi quali aveva sempre continuata la relazione.
Che per opera del Fraschi rimase incinta.
Che aveva saputo dell'attentato fatto al Generale Austriaco, e dell' omicidio Inghirami, ma 'credeva innocenti gli imputati detenuti, ed invece riteneva che il vero autore se la fosse battuta , da Livorno,
Che la conoscenza con 1' Amabilia Di Prete 1' aveva fatta nel Dicembre 1869 nel Sifilicomio di Pisà ove entrambi si trovarono malate, e collocate una nel letto di num. 5, e 1' altra nel letto di num. 7.
Ora giova sapere chi sia la Di Prete; — se abbia rapporti con gli imputati, quale sia il suo carattere e di che cosa deponga.