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la verità delle cose dette dalla Di Prete, e provano una volta di più la colpabilità degli imputati.
Testimoni di terza Categoria.
In questa categoria figura un testimone importantissimi, Achille Papadopulo, interpetre di lingue in Livorno, che fa fede della confessione stragiudiciale del coimputato Giovanni Fantozzi in Marsilia nel Settembre 1869.
È a sapersi come questo testimone fino dal Settembre del 1868 si assentò dà Livorno e non vi rientrò che nel De-cembre dell'anno successivo, e così dopo molti mesi dal fatto in parola.
Egli si condusse una prima volta a Marsilia, passò in Egitto, quindi in Spagna, e finalmente di nuovo in Marsilia, ove trovò da impiegarsi nel banco del Negoziante Giovanni Lizier, rimanendovi fino al suo ritorno in Livorno.
Fu in quest'ultima occasione che si incontrò in Marsilia col Fantozzi, che aveva conosciuto in Livorno nella Trattoria della Fortuna condotta dall'imputato Pagliai.
Come compatriotta strinse col medesimo una certa intimità ; sicché gli venne fatto un tal giorno di domandargli come colà si trovasse.
Ed il Fantozzi senza fargli alcun mistero e senza raccomandargli il segreto gli rispose, che era fuggito da Livorno per. timore che un giorno o l'altro la polizia lo avesse arrestato, avendo preso parte insieme ad altri al tentativo di omicidio del Generale De Crennewille.
Scendendo ai particolari gli narrò che nella Trattoria della Fortuna riunivasi la società Sgarallino; che un comitato di Firenze aveva prevenuta la società dell'arrivo del Generale De Crennewille ; che tosto la società aveva concertato in quella Trattoria di vendicarsi del Generale per causa delle legnate che per ordine suo erano state date ai livornesi nel tempo dell' occupazione austriaca; che era stato convenuto che il colpo al Generale dovesse farsi in Pisa; che colà si erano recati alcuni agenti della Società ; che in
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