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Processo per l'omicidio premeditato sulla persona del console generale Inghirami


Tipografia dei FF. Nistri, 1870, pagine 74

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   il Corambóni, nè di aver discorso con essi nelle circostanze ' sopra notate, del fatto del Crennewille e dell' Inghirami, ma di avergliene parlato come di cosa intesa e ' letta nei giornali e nei bollettini, giacché era impossibile che egli ne avesse potato referire di scienza propria, essendo stato assente da Livorno dal 'Marzo all' Agosto del 1869, nel qual periodo si era trattenuto alla Spezia, e nella Riviera di Genova a procacciarsi lavoro.
   Che sebbene convenisse di conoscere il Boùdi, cuoco del Drappello delle Guardie marittime, negò recisamente di sapere chi fossero Jacopo Sgarallino, il Dodoli, il Fraschi, il Pagliai, 1' Antonacci ed il Ciucci, ed impugnò perfino di avere esercitato il mestiere di barchettajolo prima dell'ottobre 1869.
   Il Morelli è in mendacio manifesto.
   Mentisce quando si fa assente da Livorno dal Marzo all' Agosto del 1869 perchè invece nel Marzo egli tornò a Livorno dalle carceri di Sarzana ove aveva scontata una pena per furto inflittagli dal Tribunale di quella Città; ed in Livorno si trattenne fino al Giugno o Luglio successivo — come consta dai documenti esistenti in atti.
   Mentisce quando afferma di non avere esercitato il mestiere di barchettajolo allo Scalo dei quattro Mori nell'Aprile e Maggio 1869 perchè i testimoni Stefano Mattiello, Giovanni Ossola, Pietro Pizzi, ed Oreste Accarini gli provano il contrario.
   Mentisce quando impugna di essere stato col suo barchetto allo Scalo dei quattro Mori nella sera del 24 Maggio perchè il testimone Giuseppe Bondi, che di là passò qualche momento avanti il fatto, asserisce di averlo veduto e di essergli state dirette da lui queste parole — Dove vai Gochino?
   Al che rispose il Bondi — Vado a comprare il pane per le guardie. — Se non che il Bondi soggiungerebbe essergli parso che il Morelli dopo quella domanda spiasse i suoi passi senza potere allora capirne lp, ragione, sebbene più tardi dubitasse che egli fosse sciente di quanto doveva accadere.
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