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Processo per l'omicidio premeditato sulla persona del console generale Inghirami


Tipografia dei FF. Nistri, 1870, pagine 74

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   convenga, e sia altronde provato, di non essere tornato in Città che la sera del 23. Si vede bene che questi testimoni non furono avvisati del cambiamento del giorno, e che eglino fedeli alla parola d' ordine mentirono apertamente.
   Per compiere ogoi assunto su questo rapporto resta a dirsi delle eccezioni di cui in generale sono passivi i testimoni a discarico, e può farsi brevemente e per sommi capi, perocché le dettagliate informazioni ottenutesi sai loro conto, e riposte negli atti, dispensano dal parlarne in particolare.
   Può dirsi per tanto che i medesimi vogliono essere distinti;
   a) In testimoni che provano troppo, e che perciò provano niente.
   b) Tn testimoni interessati in causa per più e diversi rapporti, e perciò immeritevoli di fede.
   c) Iu testimoni apertamente mendaci.
   d) In testimoni deponenti per timore.
   e) In testimoni inconcludenti.
   In conseguenza di che
   Considerando che per tutte le cose superiormente esposte, ed in specie per quelle riflettenti il men retto apprezzamento degli argomenti di reità raccoltisi nel primo stadio dell'istruzione, e la men retta valutazione delle deposizioni dei testimoni a carico in confronto di quelle dei testimoni a discarico, il Pubblico Ministero bene a ragione si avvisò nel proporre la sua opposizione contro l1 ordinanza della Camera di Consiglio del Tribunale correzionale di questa Città del 19 Novembre 1869.
   Considerando peraltro che le ulteriori resultanze emerse da una più ampia istruzione, non possano altrimenti far dubitare della reità di tutti gli imputati nei fatti in parola; dappoiché sono tali gì' indizj ed i riscontri contro di loro raccolti che sotto qualunque punto di vista vogliano considerarsi, conducono pur sempre a potere tranquillamente ri-
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