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Processo per l'omicidio premeditato sulla persona del console generale Inghirami


Tipografia dei FF. Nistri, 1870, pagine 74

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   del 1859 abbandonare la sua residenza incaricando il Console Olandese delle proprie funzioni fino al 1868 in cui vi fece ritorno, e ciò perchè rappresentava esso in Livorno gli interessi commerciali dell' Austria, perchè era intimo amico del Generale e gli aveva data ospitalità, e perchè finalmente sapevasi gli sarebbe stato sempre assiduo compagno fino al momento della partenza.
   La istruzione dimostra infatti che lo Sgarallino, il Dodoli, e gli altri imputati per la loro indole e natura, per il loro carattere ed abitudini, per i loro precedenti erano ritenuti capacissimi di spingersi a qualunque eccesso, e questo confermano le ripetute condanne da essi riportate per reati di sangue, violenze, e resistenze, insulti ed offese al rispetto dovuto alle leggi e alle pubbliche autorità e funzionari dello Stato.
   Di più Jacopo Sgarallino qualche mese avanti il ritorno in Toscana del Generale De-Crennewille trovandosi, com'era solito, con altri suoi amici in un casino di tolleranza nella Via Remota si fece a dire che se il Generale ricompariva in Livorno non gli sarebbe andata a finir bene, discorso che ebbe l'approvazione dei compagni, congiunta all' atto significativo del mordersi le mani in segno della brama che avevano che il fatto previsto da lui si verificasse per compiere la minacciata vendetta. E del pari poco avanti l'avvenuta strage una donna, che casualmente passava per una via di Livorno, avrebbe udito proferire da Sgarallino in colloquio con altra persona sull' argomento di un Generale le seguenti parole: Tanto prima che parta deve essere ammazzato!
   E che il Generale fosse in Toscana e dovesse venire a Livorno gli imputati sapevano per lettere ricevute dagli affiliati alla loro Società residenti alla capitale. Invano hanno essi tentato far credere che la presenza di lui in Livorno fosse da loro conosciuta soltanto posteriormente al luttuoso avvenimento, essendo in ciò rimasti pienamente smentiti dalle risultanze degli Atti, le quali, oltre al provare che furono invece da Firenze di quell' arrivo in tempo preve-