Saggi popolari sulle teorie e di Gerolamo Boccardo
(isaggi popolari.
tandosi le crete risultanti dal frantumarsi continuo delle sabbie ferruginose miste ai resti di coralli e di conchiglie, e formando i terreni del periodo Cretaceo. Fino allora nel regno vegetale aveano quasi esclusivamente tenuto il campo le piante monocotiledoni: le dicotiledoni si moltiplicano in questo periodo, che è quasi il vestibolo della attuale vegetazione; allora apparisce il regno della palma. Ma la vita animale continua profondamente disforme da quella dell'epoca presente; la terra appartiene tuttora ai rettili, il cui sibilo acuto e sinistro è la sola voce di vivente che rompa i silenzi eterni dei monti e delle vallale. Solamente questi novelli Sauri sono alquanto perfezionati, a paragone di quelli degli antecedenti periodi: hanno più alle le zampe, nè quindi più strisciano al suolo; è questo il solo progresso che sembra accostarli alla non ancora apparsa famiglia dei Mammiferi; tali sono il Mega-losauro, l'Iguanodonte il Mosasauro, lunghi da 20 a 24 metri.
Ma con l'Epoca Terziaria la vita del nostro pianéta entra-in una novella fase, incisamente distinta da quelle che l'hanno preceduta. Due grandi falli la contraddistinj guono: la differenza dei Climi e l'apparizione dei Mammiferi. Lo spessore ognora crescente della solida crosta, determinato dal progressivo raffidamento dello sferoide terrestre, opponeva un ostacolo all'azione del calor centrale,- che nei periodi anteriori si faceva sentire allà superficie. Per lo innanzi la faccia'intera della terra aveva un grado di calore e di umidità presso a poco uniforme, e dipendente massimamente dalla influenza della interna fornace. Ma da/quel di, cessando quasi interamente questa influenza, e quella sola sotterrando che dipende dai raggi solari, le diverse regioni furono più o meno calde, a seconda delle circostanze locali e sovratutto della posizione loro, più o meno inclinata rispetto all'astro radiante.
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