Saggi popolari sulle teorie e di Gerolamo Boccardo
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saggi popolari.
slema nervoso in ciò che quasi chiamar possiamo un cervello, che siamo indolii ad accordar loro il posto superiore fra i molluschi. La moltiplicità, la perfezione e la specializzazione degli organi vanno di mano in mano crescendo, a misura che dai molluschi passiamo ai pesci, ai rettili, agli uccelli, ai mammiferi, all'uomo.
Or bene, quest'ordine stesso nel quale ascendiamo la scala dei viventi e col quale un zoologo li classificherebbe nel suo museo, è quell'ordine nel quale li veggiamo inversamente succedersi se dai terreni più recenti retrocediamo verso i primitivi. Nelle più antiche rocce noi non troviamo che conchiglie e fossili d'invertebrati; le ossa dei pesci e dei rettili ovipari non appariscono che negli strati successivi; vengono quindi gli avanzi di augelli; poi quelli dei quadrupedi di specie estinte; e soltanto nelle ultime formazioni diluviali dell'epoca quaternaria le specie oggi viventi. Ma in nessuna di queste formazioni nè secondarie, nè terziarie, si è ancora con certezza rinvenuto l'uomo allo stato fossile; tuttocché non rimanga più dubbio oramai alla paleontologia che la razza umana è di molle migliaia di anni e forse di secoli più antica di quello che sino a questi ultimi anni si fosse creduto.
Ecco di presente come Carlo Darwin spiega, fondandosi non su incerte e gratuite ipotesi, ma si sopra positive e numerose osservazioni ed esperienze, la legge paleontologica del successivo svolgimento delle specie viventi.
La quantità di vita esistente sul globo è invariabile, per quanto variabili sieno le forme organiche nelle quali la vita si manifesta, come invariabile è la quantità di forza dinamica, sia che rivesta ad ora ad ora la forma di calore o quella di lavoro. Ma per mantenersi esistente, ognuna delle specie organizzate ha bisogno di spazio e di alimento, e tutte poi le specie gareggiano e lottano le une "con le altre per disputarsi coleste due necessarie e limitate condizioni della loro esistenza.
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