Saggi popolari sulle teorie e di Gerolamo Boccardo
l'aeronautica, conquista del cielo.
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formandone la superficie concava in un cono rovesciato, fu nel 1836 lanciato nell' eternità; madama Blanchard, il pallone della quale fu incendiato dai fuochi del Bengala che con inaudita imprudenza essa volle accendere nell'aere.
Da questa lugubre e tragica istoria lo sguardo si arretra, per rivolgersi invece a quella, gloriosa e trionfale, delle applicazioni scientifiche, alle quali si prestò tante volte l'aeronautica. Se nella storia di quest'arte abbondano pur troppo i coraggiosi ignoranti, gli eroici saltimbanchi, non fanno difetto però gli esempi di uomini dotti, i quali di essa si sono serviti per aumentare il tesoro delle utili cognizioni e beneficare l'umanità.
Senza parlare del già citato Charles, noi ricorderemo qui i nomi del fisico Roberston, che, in compagnia del suo concittadino Lhoest, partì in pallone da Amborgo il 18 luglio 1803, e duranti cinque ore di navigazione aerea fece le più interessanti osservazioni ed esperienze barometriche, termometriche ed elettriche; — degli illustri scienziati francesi Biot e Gay-Lussac, che non esitarono a sollevarsi in pallone ad un'altezza superiore a quella del Monte Bianco, nelle gelide regioni dell'eterno silenzio, solo per obbedire all'invito fatto dall'immortale Laplace, di profittare dei mezzi offerti dall'aereostatica per verificare certi dubbii della fisica, e segnatamente quelli che concernono le proprietà magnetiche, delle quali il viaggiatore-naturalista De Saussure avea creduto di riconoscere un affìevolimento sensibile a grandi altitudini nelle sue esperienze sul Colle del Gigante nelle Alpi Pennine; — dei signori Barrai e Bixio (genovese quest'ultimo e fratello dell'illustre generale), che si sollevarono all'enorme altezza di 7049 metri, di poco inferiore a quella delle sommità estreme dell'Himalaja, per istudiare, con gli strumenti perfezionati che ora possiede la scienza, alcuni dei
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