Saggi popolari sulle teorie e di Gerolamo Boccardo
le onde dell'oceano.
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LE ONDE DELL'OCEANO.
I movimenti del mare, dice Alessandro di Humboldt, sono di tre specie: gli uni irregolari ed accidentali, dipendenti dai venti, e sono le onde; altri regolari e periodici, determinati dall'attrazione del sole e della luna (maree); altri infine permanenti e continui, benché di ineguale forza e rapidità, a seconda delle diverse epoche e dei differenti luogi (correnti).
Lasciando per ora in disparte le due ultime categorie di moti oceanici, volgeremo un istante la nostra attenzione sulla prima.
Tra la lieve increspatura che, sotto la dolce brezza di un mattino di primavera, agita appena la superfìcie di un mare d'olio (come i pescatori lo chiamano) e i possenti cavalloni che flagellano e spezzano i fianchi delle rupi in una tempesta degli equinozi, corre una scala di movimenti accidentali dell'Oceano altrettanto varii nelle loro forme e nei loro fenomeni, quanto ammirabili o per grazia calma e serena, o per sublime e terribile maestà. .
Ma egli è di gran lunga più agevole ammirare la bellezza di un'onda, che di spiegare chiaramente la sua natura, non che di trasfondere un'adequato concetto della sua formazione nella mente del lettore.
II viaggiatore che per la prima volta si trova in un mare tempestoso, scopre con meraviglia che quelle vaste onde ch'egli scorge rotolar lontane con una velocità di più miglia all'ora, non portano punto con sé i corpi leggeri natanti alla loro superfìcie, ma sembrano passare sotto alla chiglia della nave, senza quasi deviarla sensibilmente dal suo cammino.
Del pari, l'osservatore che sta sulla riva, riconosce che
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Alessandro Humboldt Oceano
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