Saggi popolari sulle teorie e di Gerolamo Boccardo
(isaggi popolari.
i galleggianti pezzi di legno, di canape, di alighe odi altra leggiera sostanza, non sono punto trasportati al lido con la rapidità delle onde, ma vengono lasciati pressoché immoti nel medesimo posto che occupavano dapprima poi che il maroso è passato sotto a loro.
Tutti questi fenòmeni non accadono quando si abbandonano i galleggianti sull'acqua di un fiume o di un canale, che seco li trasporta con una velocità eguale a quella da cui l'acqua stessa è animata. Evvi dunque una grande differenza tra il moto delle onde ed il moto dell'acqua corrente. — La forza del vento, spingendo una data massa d'acqua fuori del suo posto e verso un altro, scaccia da questo una corrispondente massa che prima lo occupava, e la quale viene a sua volta sospinta a pigliare il luogo tenuto da un'altra, e cosi via dicendo. A misura che le particelle acquee si vanno accalcando l'una sull'altra, nell'atto di uscire dai loro antichi posti per affluire nei nuovi, la moltitudine loro forma un temporaneo cumulo sulla superficie fluida; e mentre ogni successiva massa va spostando quella che sta dinanzi a lei, l'ondulazione ossia il movimento oscillatorio si propaga di mano in mano sopra le acque. — Il movimento delle acque è in realtà , trasferimento di moto senza trasferimento di materia, è movimento di forma non di sostanza, è insdmma ondulazione non traslocazione.
Anche alle procelle è applicabile la gran legge dell'universa natura: nil per saltum. L'uragano più violento non può subitamente sollevare grandi flutti, la cui formazione richiede un certo tempo. Poniamo che il vento sofOi sopra un aperto mare: le particelle d'acqua saranno immediatamente poste in moto su tutta la superficie, dando cosi il primo impulso alla formazione di piccole onde. Bentosto innumerevoli oscillazioni, unendo i loro combinali sforzi, creano visibili inualzamenti e depressioni. IlGooglt'
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